Nessun organo di stampa in Basilicata fa un bilancio della legislatura Di Trani a Pisticci, tanto lo facciamo noi. Nessun giornalista fa interviste scomode ai candidati, soprattutto a quelli vicini al PD e, per quanto ci riguarda, la figura del Dott. Di Trani è da sempre fosca, dai tempi del Forum Ambientale di Pisticci, una sorta, quest’ultimo, di camera di compensazione tra politica ed ambientalisti, dove il gioco della parti venne presto alla luce.
Di Trani in questi anni ha annunciato di tutto e sbraitato contro tutto e tutti, per non cambiare in fine nulla: – istituì il Forum Ambientale di Pisticci col risultato di addomesticare la voglia di verità sull’inquinamento ambientale ( il forum infatti è fallito tra divisioni e conflitti d’interessi); – disse di voler abbandonare la fascia tricolore per bloccare i camion di reflui diretti a Tecnoparco, ( mai fatto ); – invocò controlli “seri” di Arpab per Tecnoparco, annunciati e mai fatti ( ma fatti per l’aria, in tre anni, solo per poche settimane, tra l’altro durante il blocco del trasporto reflui a Tecnoparco, quindi poco attendibili, idem per i monitoraggi delle falde e del fiume ); – annunciò le indagini epidemiologiche almeno per l’area di Pisticci Scalo ( tavoli con Regione ed ISS, università varie ma ad oggi nulla è partito o concluso, la gente continua a morire e ad ammalarsi e la colpa è sempre del fumo di sigaretta o degli allarmisti ); – quando nel marzo 2015 il laboratorio mobile dell’Arpab arrivò allo scalo per il monitoraggio continuo, l’alimentazione elettrica venne recisa da una “atto vandalico” e le analisi vennero sospese; – nulla ha mai detto Di Trani sui bidoni interrati rinvenuti dal Prof. Biancani nel 2004 nell’area della Pista Mattei ( ad oggi ufficialmente è ancora tutto sottoterra ); – mai studiati i sedimenti del Basento per tutto l’alveo pisticcese ( si scarica senza controllo da decenni e quando si studia lo si fa senza approfondire affidando le analisi ad un condannato in concorso per reati ambientali. ex dipendente Eni nonchè titolare di un laboratorio d’analisi con sede a Marconia ed accreditato Accredia ); – neanche una parola di Di Trani sulla discarica Ecobas del Gruppo Iula, una discarica nella quale sono finiti, stando alle inchieste di Andrea Spartaco, addirittura rifiuti della Cemerad di Statte oltre che rifiuti industriali extraregionali con la scomparsa dei registri di conferimento degli stessi; – nulla ha detto o fatto Di Trani per i pozzi Eni-Agip situati in zone di frane attive; – nulla hi detto Di Trani sulla discarica di La Recisa priva di un monitoraggio ambientale pubblico come la Ecobas; – idem per il centro oli di Pozzitello che come Ecobas e La Recisa è privo di qualsivoglia analisi pubblica. Meno male che Di Trani è un medico sensibile all’ambiente: aveva intravisto la truffa dei CER ma non tutto il resto assai più evidente ed antico, perché?
Di Trani poteva adire sia alla sua funzione di autorità sanitaria, che al dlgs152/06, che al dlgs 267/2000 per chiedere sia mezzo ordinanza che mezzo delibera di giunta: il fermo attività di Tecnoparco, la modifica dell’aia di Tecnoparco, la sospensione delle attività ed il rimedio del danno pubblico in onere al privato o agli enti pubblici inadempienti, nonché rivolgersi alla magistratura, all’ANCI e alla UE per segnalare le numerose violazione di legge e lo stato di abbandono in cui è stato lasciato il Comune di Pisticci in balia dei cosiddetti “poteri forti”. Invece no, Di Trani, ed il suo assessore all’ambiente ( quale ambiente?), nonchè dipendente regionale, Dott. Pasquale Grieco, oggi ancora candidato, decisero insieme agli “ambientalisti di partito”, di fare gli equilibristi, complici del danno, girandosi dall’altro lato nel momento della lotta e soggiornando a Roma (ministero ambiente) ed in giro per l’Italia, per portare a Pisticci la bandiera Verde, ma non i dati aggiornati sulla Val Basento, mentre la gente continuava ad ammalarsi per colpa della mancata lotta agli eco-reati.
La truffa dei CER venne dettagliatamente e seriamente anticipata da una pubblica denuncia di Andrea Spartaco e dall’Associazione Ambiente e Legalità nel 2014: un’analisi precisa dei bilanci di Tecnoparco alla luce dei rifiuti trattati mostrano forti incongruenze tra fatturati e volumi di rifiuti trattati – quindi perché Di Trani restringe il campo ai soli rifiuti del petrolio? Su tutte le restanti categorie di rifiuto conferite a Tecnoparco c’è invece da stare tranquilli?
Il monitoraggio della radioattività che fine ha fatto? Ennesimo spot, una campagna di due-tre giorni di analisi e capitolo radioattività nel Basento chiuso: l’Arpab non è più tornata, mentre la radioattività non viene mai cercata né nelle falde di tutto il sito della Val Basento, né nella flora/fauna fluviale. Anzi Di Trani ha pubblicamente taciuto anche quando la ditta casertana dei fratelli Pellini, la ATR, protagonista delle indagini nella Terra dei Fuochi e già condannata per traffico illecito di rifiuti, si è vista aggiudicare la manutenzione dei piezometri di falda per la Val Basento (epoca Schiassi), ditta alla quale pochi mesi fa il Comune di Napoli ha negato l’appalto per rimozione dell’amianto. Invece in Basilicata, le aziende condannate in Campania per reati ambientali, hanno da noi lavorato tranquillamente proprio per il monitoraggio ambientale. E Di Trani zitto anche in quella situazione, perchè?
E le ordinanze a Pisticci sono rispettate? Dott. Di Trani quanti agricoltori usano l’acqua di falda per irrigare o abbeverare? Chi continua a pescare nel Basento? Chi continua a coltivare ed allevare in siti inquinati o a ridosso degli stessi?
L’aeroporto Mattei per cui vengono finanziati improbabili bandi, è stato ricavato dal tombamento di due discariche, né bonificate né debitamente caratterizzate, quindi quali principi di salubrità possiede?
Dott. Di Trani non è partita: né una seria campagna epidemiologica, né le bonifiche in Val Basento ( annunciate da Berlinguer due anni fa, disattese e nonostante tutto osannate ancora Berlinguer mezzo stampa?!), né monitoraggi ambientali seri e liberi, né è migliorata la vita degli abitanti dello Scalo, né sappiamo esattamente cosa sta nei suoli e nelle falde sia della Val Basento che del versante Cavone ma abbiamo convertito i calanchi e la campagna in fogne industriali e Lei da medico cosa ha fatto per prevenire? Il suo ordine professionale cosa ha fatto con Lei per la salute di Pisticci? Il suo amico di fede politica, l’endocrinologo Bellitti, voi medici di sinistra cosa avete fatto di concreto per prevenire le conseguenze sanitarie dei danni ambientali?
Il suo assessore all’ambiente, Grieco, ricercatore di livello internazionale e da anni dipendente della Regione Basilicata come qualche altro ambientalista pisticcese, cosa ha fatto per monitorare le contaminazioni chimiche negli alimenti? Fate finta di non sapere che il Ministero dell’Ambiente chiese all’Iss in sede di conferenza di servizi, nel 2006, di studiare le contaminazioni antropiche nella catena alimentare della Val Basento e che questo studio si è perso per strada? I medici del PD, Di Trani e Bellitti, cosa hanno fatto per appurare la verità dei danni sanitari causati dall’inquinamento?
Sindaco di Trani potrebbe ancora rendere un servizio utile a Pisticci: chiedere scusa ai pisticcesi per tutte le bugie ed i bluff lanciati mentre i suoi concittadini si ammalavano e morivano, chiedere scusa per la loro salute e per non aver avuto legge o ufficiale a cui appellarsi, se non il “buon cuore” degli inquinatori. Sindaco Di Trani diventeremo tutti clienti degli oncologi e degli endocrinologi del PD, quindi dei vostri parenti in camice? Il REMS, presentato in pompa magna con: De Filippo, Bubbico, Pittella, Quinto e Lacorazza è stata una compensazione ambientale? Sopportare miasmi ed inquinamento in cambio di un altrimenti definibile “manicomio criminale” per il quale non abbiamo neanche le forze di sicurezza idonee a garantire la pubblica incolumità? E poi se era così sicuro della truffa dei CER perché non ha chiesto alla prefettura di organizzare ispezioni mirate per controllare i MUD dei mezzi di trasporto-rifiuti ed al NOE di ispezionare a sorpresa il contenuto dei camion, anche a campione?