Sono diversi gli articoli di stampa della Gazzetta del Mezzogiorno che si incentrano sulle nostre analisi di Bucaletto. Abbiamo trovato diossine e furani oltre soglia in uova e latte e tanti si stupiscono, di cosa poi? Di quello che ovviamente emette una ferreria in ogni parte del mondo, ossia microinquinanti organici. Il neo assessore regionale Pietrantuono già il 26 luglio ha parlato di una “convocazione” anche per la nostra associazione, al fine di affrontare il problema, ma sarebbe meglio dire “risolvere” il problema, di un’AIA che è stata scritta con i piedi, anzi con le bende agli occhi.

Come mai la stampa lucana non ha scritto un solo editoriale per evidenziare il silenzio della classe politica locale sulla vicenda: il sindaco De Luca che per legge è anche ufficiale sanitario, non ha proferito parola, così come gli oppositori di professione.

Aspettiamo la “convocazione”, intanto nelle colonne di giornale sprecate, non si è mai parlato di prevenzione o censimento del danno o di modifiche immediate all’AIA, figuriamoci di sospensione delle attività: saremo convocati dai carnefici, per fare cosa, presentargli il conto o chiedere all’assassino la soluzione al suo delitto? E poi perchè tutti parlano del nostro lavoro senza interpellarci? Il giornalismo lucano si conferma terra d’omertà.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.