L’Arpab ha pubblicato le ultime analisi svolte nelle acque di falda in contrada Pantone, a Pisticci, nei pressi della discarica Ecobas del Gruppo Iula.

Il campione del 13 marzo,  (pz1): nichel vicino la soglia, nitriti a 1000 mcg/l (soglia 500), solfati 1440 mg/l ( soglia 250 ), manganese 279 mcg/l ( soglia 50 ), boro 2835 ( soglia 1000 ), nel medesimo giorno al punto (pz4): nichel a 189 mcg/l ( soglia a 20), nitriti a 4000, solfati a 4180, boro a 6474, manganese a 501 ed in aggiunta presenza di ammonio, antimonio, selenio, cloruri oltre 11mila mg, arsenico, bario, cadmio, mercurio ( strano l’andamento del mercurio che nel medesimo piezometro a distanza di tre settimane circa dal primo campionamento, il 20 febbraio, passa da 0,1 a 0,8 )

Altri prelievi sono stati svolti il 20 febbraio c.a., al punto pz4 i valori erano: nichel 182 ( soglia 20 ), nitriti 20728, solfati 4049, manganese 715, boro 4415; al punto pz1: nitriti 4924, arsenico 25 ( soglia 10), solfati 1564, manganese 325, boro 3176.

Già dall’ottobre 2017 Arpab aveva rilevato in queste falde pesante contaminazione da ferro, manganese e nitriti, per decine di volte la soglia di legge.

Strano l’andamento al rialzo nei medesimi piezometri di alcuni parametri a distanza di meno di un mese dal prelievo, e purtroppo nelle analisi Arpab mancano diverse sostanze imposte per legge: cromo esavalente, cianuri, fluoruri, idrocarburi totali, nitrobenzeni, clorobenzeni,fenoli, ammine, fitofarmaci, ftalati, pcb, amianto, acrillamide e diossine, come al solito, come sempre. Perchè alcune discariche, come quella di San Mauro Forte a fronte degli sforamenti di pochissimi parametri ha visto condanne già dal 2016 per sindaco e responsabile dell’ufficio tecnico ed invece altre discariche sembrano godere di una sorta di immunità? Intanto la Ecobas nel ventre avrebbe anche rifiuti radioattivi dalla Cemerad, come già documentato da Andrea Spartaco anni fa, dei quali nessuno cerca gli eventuali impatti esterni, l’area è a rischio di dissesto idrogeologico, e non esistono dati sui gas emessi dal bacino discarica, e sullo stato delle altre matrici ambientali nella zona, per non parlare delle altre anomalie da noi già documentate dal 2016.

Nel video e nella foto sopra allegate potete vedere l’estensione delle discariche ( vecchia e nuova ), la vicinanza di esse ai pozzi di gas ENI, l’enorme forra che costeggia la discarica, e lo stato di degrado di alcuni versanti, con i soliti ed anomali “tubi ballerini” che dalla discarica vanno verso l’esterno, nel dettaglio sotto riportati. Durante la ricognizione del 30 gennaio la puzza di uova marce era forte nei pressi della Ecobas, e numerose cose ci sfuggono ancora a distanza di anni:

  • perchè quei serbatoi in parte bruciati sono parcheggiati a bordo discarica e ridosso di potenziali via di scolo;
  • che fine ha fatto il tubo da noi già rinvenuto nella forra vicina e perchè vi sono tracce cosi estese e persistenti di movimento terra e di passaggio di mezzi pesanti? A cosa serviva quel tubo tra Ecobas e pozzo Pisticci 2?
  • dove sono i dati sui gas emessi dalla discarica?

Le analisi sulla Ecobas ci ricordano che su molte altre discariche Arpab non ha pubblicato neanche un dato in questi anni. Continuiamo a violare il buonsenso pensando che il danno d’immagine siano le denunce e non le continue inadempienze delle pubbliche istituzioni.