I magistrati dovrebbero abbandonare la toga dopo la tentata carriera politica? Gli imprenditori dovrebbero eliminare i conflitti di interessi se fanno politica? Ed i giornalisti o gli autori televisivi della RAI cosa dovrebbero fare per essere terzi e credibili? Scegliere quale padrone servire.
Lucia Serino mentre dirigeva il Quotidiano della Basilicata sosteneva la candidatura di Marcello Pittella alla presidenza della regione, il compagno intanto, ex direttore del giornale dinastico, guidava per nomina politica la Lucania Film Commistion. Andrea Di Consoli anni fa lo conobbi straincazzato col sistema Basilicata, scriveva decine di articoli contro il PD regionale e la finta opposizione di una parte del centrodestra … pagine e pagine che apprezzavo sinceramente a tal punto da caldeggiare su Policoro la presentazione di un suo libro. Di Consoli in quel periodo, il 2012 circa, ruggiva contro De Fillippo, Viti ed il vecchio cattocomunismo lucano mentre già lavorava in RAI, al sicuro del suo posto pubblico…sarà per questo che attaccava tutti tranne Filippo Bubbico, definito da Di Consoli “fine legislatore”. Forse una firma “da faida” interna alla sinistra lucana? Un rappresentante clandestino di una corrente di potere più che di pensiero?
Intanto entrambi i soloni dell’ipocrisia nostrana dove scrivono? Ma ovvio, su Orizzonti Val d’Agri, il volantino pubblicitario edito da ENI, “diretto” da Mario Sechi, megafono del colonialismo fossile ove gli scribi del sistema fanno a gara a chi dice l’ovvietà più grossa mentre ENI inquina anime, democrazia ed ambiente.
Quanti soldi prendono da ENI, Lucia Serino ed Andrea Di Consoli? Quest’ultimo è solito comparire nei programmi RAI da dipendente RAI (ospite di Unomattina nel video sopra, per sparare a zero su Greta e la povertà che lui non vede-ndr) omettendo di dire in TV prima di essere intervistato, che scrive per ENI. Belle le nuove frontiere del lobbismo e del conflitto di interessi: sono sempre gli stessi che un giorno scrivono sui giornali, poi vengono invitati dai colleghi nel servizio pubblico ed intanto lavorano per il privato sulle tematiche ove vengono chiamati in causa dal “servizietto pubblico”.
In uno degli ultimi numeri di Orizzonti Val d’Agri affiora il volto serafico e gentile di Gianni Rosa, assessore all’ambiente narra la leggenda, che riporta sul Pertusillo le seguenti frasi estrapolate dal numero 5 di Orizzonti Val d’Agri:
