Il sottosegretario alla salute invece di pensare alle indagini epidemiologiche, intimidisce via facebook.

De Filippo pare non l’abbia mandata giù. Eppure noi abbiamo solo, e testualmente, riportato le parole degli atti giudiziari. Che un vigile urbano, quindi un pubblico ufficiale, intercettato dalla procura abbia detto: ”Eni ha regalato a De Filippo un hotel a Milano” è una notizia di per sé, autentica o pettegolezzo di paese che sia, è parte testuale di una fonte ufficiale, tutto sommato un dettaglio calato nel calderone di 900 pagine di atti giudiziari che noi abbiamo letto per intero. Per dovere di cronaca abbiamo ripreso la notizia, o meglio il dato, già diffuso il 2 aprile da il Giornale.it, calandolo in una notizia ben più ampia ove si parlava di: raccomandazioni, tradimenti, confidenze, voti pilotati, omissioni, monitoraggi ambientali usati come contropartita etc……..

In tutto ciò Vito De Filippo invece di pensare a come salvaguardare la salute dei lucani, da Sottosegretario alla Salute usa la messaggeria privata di Facebook per annunciare azioni legali sia contro gli autori che addirittura contro i diffusori della notizia. Vi alleghiamo le foto della casella personale di uno degli autori dell’articolo e della casella di un nostro lettore che si è visto recapitare un’intimidazione analoga ma non identica alla nostra, quindi “minacce su misura”.

E mentre in Basilicata si muore per l’inquinamento lasciato anche dall’era De Filippo, e mentre i lucani “trombati” con le loro tasse pagano anche il lauto stipendio di De Filippo-Sottosegretario (oltre 7 mila euro mensili) De Filippo sta ad Agnone, comune di 5mila abitanti in provincia d’Isernia, la priorità? Sostenere il candidato sindaco, l’Ing. Michele Carosella, una missione delicatissima, strategica per il futuro del Mediterraneo mentre in Basilicata siamo sommersi da rifiuti di ogni tipo gestiti in un regime di diffusa illegalità ed improvvisazione. La Basilicata non ha mai ricevuto un’indagine epidemiologica seria e completa né uno studio accurato della catena alimentareminaccia de filippo a.s., eppure De Filippo (ed il suo staff) trovano il tempo di minacciare privati cittadini via social, oppure di fare campagna elettorale in Molise per delle comunali da 5mila abitanti, quando invece qualche magistrato dovrebbe chiedere a De Filippo perché da presidente di regione ha tenuto nell’armadio i dati di Agrobios sulla contaminazione degli alimenti nelle aree petrolizzate lucane o fare una bella revisione sulla malagestio dei fondi UE. O perché no una seria indagine patrimoniale su politici e pubblici funzionari per capire se dietro le “dicerie” si nasconda la verità.

De Filippo è l’uomo del Memorandum, l’uomo del “sistema semaforico” per Fenice, l’uomo dell’era Lambiase, l’uomo della moratoria bluff antipetrolio, colui che diceva che il petrolio “è solo un buco nel terreno”. Chiediamo pubblicamente a De Filippo di perseverare nelle sue intimidazioni, ci darà così la possibilità di rafforzare le nostre idee su di Lui sicuri che non accoglierà mai la nostra richiesta di un pubblico confronto a 360° sulla Basilicata, perché noi a differenza Sua non ci nascondiamo dietro facebook, usanza assai diffusa vedasi Marcello Pittella fischiato dal vivo a Marconia ma leone furente dinanzi la webcam del suo ufficio.

Soldi pubblici, intimidazioni private. Dott. De Filippo non accettiamo lezioni da chi c’ha lasciato un territorio inquinato e privo di mezzi di controllo liberi ed efficaci, sarà Lei a dover rispondere del registro tumori mai avuto, di una finta Arpab e del mercato delle consulenze ambientali, il tutto fatto sulla pelle dei lucani nella speranza che un giorno saranno quest’ultimi a portarLa in tribunale…….e non per una semplice diffamazione.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.