Cova Contro il 18 gennaio è andata presso l’Istituto Giustino Fortunato di Rionero in Vulture per proporre agli studenti ed ai rappresentanti locali del movimento studentesco nazionale (Unione degli Studenti) azioni concrete contro la presenza delle compagnie petrolifere nelle scuole dell’obbligo lucane.

Ragazzi svegli, liberi e padroni della propria visione della Basilicata, hanno chiesto prima una panoramica sugli impatti ambientali in Basilicata per poi spostarci nel cuore della proposta avanzata già un anno fa agli Uffici Scolastici Regionali:
1- interruzione da parte degli Uffici Scolastici Regionali di qualsiasi rapporto con le multinazionali petrolifere;
2- ricognizione del passato per conoscere modalità di collaborazione e flussi di denaro tra le parti;
3- regolamentare strettamente i futuri rapporti all’insegna della trasparenza, dell’etica e della democrazia. Le compagnie non devono entrare nelle scuole pubbliche e se ciò accadesse nel rispetto dell’autonomia scolastica, allora nel rispetto delle democrazia, ogni loro ingresso deve prevedere un pubblico contraddittorio con le associazioni che da anni ne denunciano i reati.
Come è possibile che una spa abbia una divisione scuola? L’eni produce energia però spende tanto nella didattica lucana con appositi esperti, perchè? E’ etico avere nelle scuole aziende condannate ed indagate in tutto il mondo per disastri ambientali e corruzione? Aziende chiacchierate per numerosi omicidi? Qual è il confine tra lavaggio del cervello ed acquisto del consenso? Quali sono i rapporti tra alcuni dirigenti scolastici e le compagnie? La nostra petizione online qui – in aggiunta ad oltre 200 firme raccolte anche sul cartaceo con un breve passaparola e mandate agli Uffici Scolastici Regionali nella persona di Claudia Datena, che dal marzo 2017 non ci risponde.