Durante un recente convegno a Trento sui vaccini, ho avuto modo per pochi minuti di avvicinare il Presidente dell’Istituto Superiore Sanità, Walter Ricciardi per parlare con lui di ENI e di Basilicata ( video allegato ).

Ricciardi ammette con nonchalance che l’ISS collabora con ENI nel mondo, che loro non sono un controllore ma un fornitore di consulenze tecnico-scientifiche ( perchè ENI non se le compra da privati queste consulenze? – ndr ). Per lui il problema del conflitto d’interesse non esiste perchè l’ISS ha 2500 dipendenti ed il dipartimento di malattie infettive, quello che più lavora con Eni a detta di Ricciardi, non si occupa di ambiente ( tutto da verificare – ndr ). Ricciardi fa l’esempio della collaborazione tra ISS ed ENI per aiutare i lavoratori di Eni in Ghana, contro la malaria, ove Eni ha da statuto, parole di Ricciardi che sentirete nella registrazione, “la protezione di giovani ed anziani” e collaborano con l’ISS sulle vaccinazioni in loco. Vero, ma se la protezione di giovani e anziani è come quella fatta in Nigeria o a c.da Vigne a Viggiano allora abbiamo capito tutto.

Ricciardi ripete che le persone che collaborano con Eni non si occupano di ambiente e che per la carenza di trasparenza sul sito dell’ISS, stanno rivedendo il tutto ( da anni – ndr ). Ricciardi dice che a “domanda scritta…le rispondiamo“, ma quando passiamo ai cianobatteri tossici nel Pertusillo refertati nel 2012 da una dirigente dell’ISS ( sotto allegato ) Ricciardi non fa in tempo a dire:”…si perchè lì la Regione Basilicata…li so che c’è stata una polemica...” che deve andar via perchè il convegno incombe.

Quindi il conflitto d’interesse per Ricciardi si aggira rimanendo nell’ente e cambiando solo dipartimento e nome del dipendente, e nonostante le pec inviategli  e ad oggi tutte ignorate, nonchè la latitanza di un responsabile della trasparenza nell’ISS che sembra non esistere, nonchè la mancanza di un bilancio pubblico ed accessibile e la mancanza di un resoconto chiaro degli incarichi esterni riguardanti personale dell’ISS, o delle collaborazioni/convenzioni attive con privati, come con ENI, della quale nel sito dell’istituto non compare traccia, per Ricciardi tutta questa cupola di inefficienze ed interessi si liquida con un work in progress…si, ma da quanti anni dura?

Se da un ente di alta ricerca scientifica arriva questo risultato di zero trasparenza allora c’è da tremare su quello che potrebbe essere il livello e la libertà nella ricerca scientifica stessa! Infatti dopo il 2012 l’ISS non ha più dato alcun parere negativo relativamente le criticità ambientali lucane, anche questa una coincidenza? Quale vaccino contro i conflitti d’interesse e la scarsa trasparenza? Perchè dovremo ritrovarci Ricciardi anche nella fondazione lucana che gestirà il progetto Epibas? Perchè Pittella ha chiesto all’ISS un parere suppletivo sulla VIS del Prof. Bianchi?

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.