Apprendiamo con stupore dalla Gazzetta del Mezzogiorno che l’Unibas svolgerà venerdì 2 dicembre, a Matera, un convegno sulle bonifiche ambientali: e fin qui nulla di male anche se chi vive con i soldi del petrolio forse di bonifiche dovrebbe far parlare altri enti “più disinteressati” ma degni di nota sono i partners.
Infatti ad organizzare ci sono i sempre “silenti” ordini professionali di ingegneri e geologi, la fondazione dell’osservatorio ambientale regionale in collaborazione con la Confapi di Matera, quest’ultima che pochi giorni fa ha ricevuto l’ambasciatore di un regime petrolifero e dittatoriale quale l’Azerbaijan: e tutto come al solito appare “petrolio-centrico” in Basilicata.
Chi sponsorizza l’evento: Hydrolab e Falbit. Della Hydrolab abbiamo parlato durante le nostre inchieste sulle aree pozzo nel bosco di Salandra, progetto Geogastock, ove la Hydrolab, amministrata dall’ex vice sindaco di Ferrandina, l’Ing. Mazziotta, anche ex- collaboratore dell’Ass. Berlinguer; politico locale sul quale nessuno mosse pubblicamente un dito per sollevare la potenziale incompatibilità tra l’incarico amministrativo e gli appalti vinti nel bosco tra Ferrandina e Salandra, lavora alla bonifiche in compagnia del gruppo Castellano.
E la Falbit, della quale abbiamo pubblicato foto ed analisi, con contaminazioni di suoli apparentemente estranei alla cava, con foto di rifiuti di diversa natura amalgamati nei terreni che stranamente e per coincidenza presentano le medesime contaminazioni dei suoli nelle vicine aree pozzo bonificate da Castellano ed Hydrolab…
Chiediamo alla rettrice Sole se sia cosciente di cosa stia facendo, e a questo punto, ironicamente, le proponiamo in futuro di invitare i Pellini o i Riva per affrontare le best-practices nel campo ambientale, tanto più in profondità di così nei problemi come si può “scendere”?