Non capisco perchè i carabinieri di Policoro, o meglio il maresciallo Giuseppe Carluccio, abbiano convocato mesi fa in caserma una mamma policorese attiva componente del locale comitato “Mamme Libere” di Policoro; non capisco perchè sempre al maresciallo Carluccio vengano, dai suoi sottoposti, chiesti lumi sull’accessibilità a Marinagri da parte dei privati cittadini che vengono bloccati all’ingresso contro la loro volontà. Sarà perchè Carluccio presta da tanti anni servizio a Policoro, non so quanti esattamente, però da lui mi sarei aspettato una maggiore conoscenza delle leggi e delle convenzioni stipulate tra Marinagri e Comune di Policoro proprio sulla pubblica fruizione delle strade del porto turistico, ed invece da testimonianze raccolte pare che lo stesso divieto d’accesso se auto-muniti, sia stato perpetrato da Marinagri in concorso con i carabinieri locali, anche ad altre famiglie.

foto agosto 2018

L’abuso di potere perpetrato dai carabinieri di Policoro, che secondo nostre fonti vede il delinearsi di una forte amicizia tra alcuni esponenti dell’arma policorese ( che amerebbero pescare in alcune zone in concessione a Marinagri o concedersi giri in barca o aperitivi nella struttura dei Vitale ) ed i proprietari di Marinagri, rapporto che potrebbe minare l’imparzialità dell’arma stessa creando i presupposti per una incompatibilità ambientale. Ma si sa i carabinieri di oggi mettono radici più velocemente nei territori di distacco e nessuno vuole farsi spostare troppo lontano da casa o dai propri interessi/affetti quindi? Succede che si creano delle indebite aderenze di natura personale che possono influenzare il lavoro in divisa, o specularmente, accadere il contrario, ed anche se si indossa la divisa meglio non dare troppo fastidio ai potenti di turno, del resto si sà la politica può influenzare carriere e trasferimenti.

A quanto ammonta la reale esposizione debitoria di Marinagri verso il Comune di Policoro? La presenza nell’ufficio finanziario comunale di uno dei figli “di Marinagri” è garanzia di terzietà? L’assunzione di quest’ultimo caduta sotto l’epoca Lopatriello, ex sindaco di Policoro ancora ad oggi componente del collegio sindacale di Marinagri in compagnia di Giovanni Trifoglio, assessore dell’attuale giunta Mascia, guarda caso proprio al bilancio, delinea uno scenario di equa applicazione delle leggi e di tutela della cosa pubblica? L’ammontare aggiornato al 2017 dei debiti di Marinagri verso il solo Comune di Policoro non è dato saperlo, interessi e more incluse, aziende locali e singoli cittadini vantano diverse vertenze verso Marinagri per lavori non pagati, ed inoltre non è dato sapere nel dettaglio quali sono i debiti verso altri enti. A riguardo fa sorridere questo comunicato del 2011 ove previo voto politico, il Dott. Vitale del Comune di Policoro, parlava della rateizzazione dei debiti verso il Consorzio di Bonifica di Metaponto, guarda caso un anno prima dell’alluvione, uno degli enti che proprio nella zona di Marinagri non ha probabilmente svolto il ruolo di vigilanza idraulica che doveva assolvere nei confronti delle opere idrauliche di propria pertinenza da un lato, di pertinenza di Marinagri dall’altro.

Ma vuoi vedere che a Policoro, senza volerlo, siamo un pò tutti figli di Marinagri? Anche l’opposizione consiliare ad oggi sembra soffrire questa sindrome di Stoccolma, speriamo in un risveglio più fattivo ed agguerrito.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.