Perchè il curriculum del neo direttore generale all’ambiente e all’energia (ma con deleghe su molto altro) Michele Busciolano non è online? Forse sarà ben nascosto da qualche parte, poco visibile, ma difatti ad oggi io non l’ho ancora trovato. Nel 2019 dobbiamo ancora chiederci perchè un direttore generale regionale non pubblichi il suo CV? Quali competenze energetiche abbia Busciolano per sedersi nel CIRM (conferenza Stato-regioni) come delegato al settore degli idrocarburi è un mistero infatti nella sua nomina in seno al CIRM non compare neanche lì in allegato il suo CV nonostante sia citato nell’atto sotto allegato.

Manca la pubblicazione della sua ultima dichiarazione dei redditi, del patrimonio, di eventuali motivi di inconferibilità della carica pubblica, figuriamoci se ci sia un certificato penale allegato. Eppure il Dott. Busciolano venne citato nell’inchiesta antimafia Black Monkey della DDA di Bologna relativa al controllo criminale del gioco d’azzardo in Emilia Romagna, una storia ove centrale sono le violenze e le ripercussioni subite dalla famiglia del talentuoso giornalista d’inchiesta Giovanni Tizian.

Dal sito di Liberaradio riportiamo un passaggio su Busciolano: “…Altrettanto importante, durante l’udienza, anche la testimonianza del maresciallo Basile del Gico, che per il pm ha ricostruito alcuni pedinamenti effettuati durante lo svolgimento dell’inchiesta Black Monkey. Tra le diverse operazioni realizzate, quella del 27 novembre 2010 “fu motivata – ha spiegato Basile – da intercettazioni da cui capimmo che dopo un sequestro di una scheda per apparecchi di gioco a Torino, Femia doveva incontrare un soggetto appartenente alle istituzioni per risolvere il problema”. Di qui un complesso appostamento all’uscita del casello di Imola presso l’Hotel Mulino Rosso, dove Femia incontra il soggetto in questione. Nelle ore successive, questi viene identificato dagli uomini della Guardia di Finanza come Michele Busciolano, tenente colonnello dei berretti verdi ma soprattutto in attività per l’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna. Si, insomma, i servizi segreti.” Questo soggetto oggi è direttore generale in Basilicata, con un percorso che è oscuro come tutto il resto.

Black Monkey verrà declassificata da inchiesta contro la mafia a semplice associazione a delinquere, nonostante Nicola Femia sia un pentito di un’associazione a delinquere che non è mafia ma usa il metodo mafioso…acrobatismi giuridici italiani che come ha scritto Giovanni Tizian sull’Espresso non possono negare la forza e l’esistenza della ndrangheta in Emilia Romagna.
Nonostante la complessità della vicenda non si riesce a sapere perchè Michele Busciolano, attuale burocrate lucano, abbia incontrato un ndranghetista come Nicola Femia al casello di Imola. Perchè un boss di ndrangheta aveva contatti con esponenti della guardia di finanza e delle istituzioni ma a carico di nessuno di loro sono state avanzate ipotesi di reato? Michele Busciolano dovrebbe capire che il suo stipendio da pubblico dirigente lo obbliga a non fare intelligence con i cittadini e che quindi sarebbe pregato di favorire curriculum, stato patrimoniale, carichi pendenti e spiegazioni sull’iter della sua nomina a dg, ammesso che non abbia altro da nascondere, analogamente ad altri direttori di recente nomina. Va bene il garantismo, però forse la storia noir di Busciolano è una forzatura eccessiva a ciò che rimane di buon gusto in Basilicata. Un domani ci ritroveremo Busciolano come consulente di qualche compagnia petrolifera?