Il Procuratore Curcio da tempo parla chiaro: importanti infiltrazioni in Basilicata, maggiori nel Materano rispetto al Potentino. Serve una sede lucana della DIA che la politica ad oggi non ha sostenuto, in ambito ambientale grandi gruppi industriali lucrano a spese del territorio causando anche disastri ambientali, aziende a conduzione criminale, ed il NOE in questo contesto conterebbe su una dozzina di unità circa.

Curcio ha detto nel recente incontro di Stigliano organizzato da ANSB che servirebbero almeno 45 uomini del NOE per la Basilicata, senza contare i rinforzi per i forestali. Servirebbero almeno dieci uomini per tematica: petrolio, nucleare, rifiuti, eolico e non è neanche certo che basterebbero. Oltre al potenziamento serve investire sulla loro preparazione e sulla strumentazione a loro disposizione.

Curcio ha proseguito sul principio di precauzione arma potente ma che continuiamo a far finta di non vedere (allusione forse alla Regione Basilicata). In una regione ove i controlli non sono ancora all’altezza dei controllati molti azzardi sono stati presi. Nei piccoli e medi comuni manca il personale per le attività ordinarie ed gli uffici tecnici hanno scarse competenze ambientali mentre la Regione non va in loro soccorso con la dovuta forza. Una sproporzione enorme delle forze in campo tra controllori e controllati che Cova Contro denuncia da prima dell’arrivo di Curcio, lo denunciammo nel 2016 in audizioni parlamentare (audizione secretata), lo abbiamo documentato nei nostri articoli, nelle deposizioni in caserma come in tribunale, nel nostro libro.

Cova Contro proporrà un testo dettagliato di proposta/petizione a diverse associazioni ed enti. All’orizzonte potrebbero esserci nuovi assalti al territorio lucano, perchè non arrivare preparati una volta tanto? La stessa Sopraintendenza alla Belle Arti, Archeologia e Paesaggio della Basilicata avrebbe pesantissimi sottodimensionamenti di mezzi ed organici ma una continua richiesta di pareri ed autorizzazioni per impianti fotovoltaici ed eolici e la Basilicata non può continuare a produrre molto più di ciò che consuma secondo premeditati e predatori modelli di colonizzazione spacciati per sviluppo.

Di Redazione

Punto eBasta nasce nel marzo 2016 come sito indipendente di informazione ambientale in Lucania.