E per ora chiudiamo questo giro di domande avanzate dal settembre 2018 ad una serie di aziende collocate a ridosso dell’Itrec, entro un raggio di alcuni chilometri dall’impianto e comunque ricadenti nel bacino del Sinni tra Itrec, agricoltura intensiva e pozzi minerari.

impianto Arpor-Orogel di Policoro, depuratore – aprile 2018

La Orogel è stata l’unica azienda che mi ha accolto ( potevo andare solo io come da volontà di Orogel – ndr ) con una equipe di 5 persone e decine di pagine di analisi chimiche e dati. Tanta grazia purtroppo solo visionabile, infatti non mi è stata lasciata copia di nulla, nè le tante informazioni orali erano di fatto riscontrabili in quel momento. L’azienda ha riferito di emungere per le proprie lavorazioni, acque sotterranee da 4 pozzi diversi ad una profondità variabile attorno agli 80 metri circa di profondità. Ignota la quantità d’acqua totale emunta, idem per lo scarico finale al loro depuratore. Ignote le analisi sulle acque di scarico depurate, analogamente ai sedimenti del canale recettore. L’impianto userebbe per la refrigerazione/lavorazione del prodotto la sola ammoniaca in un circuito chiuso. In zona Orogel per alcune analisi si rivolgerebbe allo SCA di Marconia, struttura accreditata da Accredia ma sulla quale in passato abbiamo avuto non poco da ridire sul suo lavoro di indagine ambientale nonchè sui trascorsi anche giudiziari del fondatore. La Orogel presso altri laboratori emiliani, commissionerebbe la ricerca di svariate centinaia di parametri ( non ho mai visto in vita mia la ricerca contestuale di così tanti parametri, inclusi principi attivi non più sul mercato da decenni ) ma i dati che mi hanno fatto visionare erano estratti, tabelle di riepilogo non certificati di analisi originali, tranne che in un paio di casi. Sarebbe stato bello avere copia delle indagini di laboratorio fatte su tutta la filiera: dall’acqua di falda alla depurazione, passando per gli alimenti.

Purtroppo mi è stato detto che per politica aziendale non è possibile divulgare queste informazioni ai consumatori. Vista la mancanza di trasparenza, almeno nella condivisione dei documenti e dei dati originali, proporrò alla Orogel di finanziare con i suoi utili la nostra proposta di analisi incrociate sia alimentari che ambientali suoi luoghi/prodotti attinenti il suo stabilimento di Policoro. Siamo sicuri questa volta in un pieno riscontro positivo vista la sensibilità sociale e l’etica aziendale sponsorizzata sul sito Orogel, non avranno problemi a finanziare un paio di analisi complete proposte senza scopo di lucro da una onlus lucana.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.