I fili del “burattinaio lauriota” dietro l’avventura politica di Ottati.
Era il gennaio 2015, dopo una serie di notizie ufficiali ed ufficiose decisi di protocollare al Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata una richiesta ben precisa: chiedere all’assessore Michele Ottati se fosse a conoscenza di fenomeni d’inquinamento in Val Basento che interessassero le produzioni agricole locali. Ottati fu velocissimo, in 6 giorni rispose, purtroppo mentendo, per iscritto.
Come da lettere allegate, Ottati mi rispose a sua firma, che non vi era mai stato alcun incontro/tavolo istituzionale sulla questione “agricoltura in Val Basento”, né l’assessorato era mai intervenuto nella questione (inquinamento – ndr). Le uniche cose di cui parla Ottati sono sempre le stesse: green economy e l’associazione Farm Energy – e che l’ipotesi del no-food era inesistente, insomma mi sviò dal problema con l’unico invito concreto a contattare l’associazione Farm Energy, ossia quella incubata da Ottati e da alcuni agricoltori locali, e della quale abbiamo già parlato nel pezzo precedente.
Quindi nel 2015 Ottati ci negò quelle verità che lui sapeva, infatti dopo un anno e mezzo Ottati in esclusiva a Basilicata24 ha ammesso, con dovizia di particolare, che:”1400 ha in Val Basento erano inquinati ed interessavano anche attività agricole”. Addirittura Ottati mi mentì per iscritto riportando che:”non vi è alcun tavolo tra Regione ed agricoltori basentani” quando in realtà vi è un comunicato stampa della Regione Basilicata datato 2014 che attesta e prova la sua ennesima menzogna e che risale a 6 mesi prima della sua risposta negativa.
In quella memorabile, ma tardiva e depistante intervista in quanto vera per metà, Ottati continuò a manipolare la sua verità e stranamente mai si fa un cenno tra domande e risposte al vero euro-Pittella, Gianni, l’unico anello di congiunzione tra la Basilicata e Bruxellles, l’unico vettore credibile che avrebbe potuto veicolare da Bruxelles due italiani residenti in Belgio, Ottati e Liberali, verso gli uffici di via Via Verrastro.
Quindi Ottati sapeva degli strani fenomeni d’inquinamento in Val Basento, eppure mentì per iscritto alla mia richiesta di informazioni, ed addirittura c’erano video e foto, come detto da Ottati a Basilicata24, aventi ad oggetto affioramenti e ribollimenti nerastri dal terreno, ma nonostante ciò mi sviò nella sua risposta scritta verso i lidi sicuri della green economy: perchè?
Quindi Ottati quando era assessore oltre a fare gli incontri “carbonari” sempre col solito ristretto gruppo di agricoltori pisticcesi, denunciò a suo tempo alla procura questi fenomeni anomali? Ha depositato presso la magistratura, all’epoca di quando venne a conoscenza dei fatti, il materiale visionato anche da Marcello Pittella a suo dire? Perché non ha proposto una linea di sostegno al reddito per gli agricoltori allevatori colpiti da inquinamento quando era assessore piuttosto che fare le solite e sconclusionate passeggiate rurali?
Nel gennaio 2015 Mary Padula per BluTv intervistò Ottati il quale disse che:” se il petrolio fosse fatto al meglio, con le migliori tecnologie disponibili allora non ci saranno problemi per l’agricoltura”. Ma Ottati conosceva di dati di: Agrobios,IZS, Arpab ed ENEA sulla contaminazione di alimenti e flora-fauna selvatica in Basilicata? Come mai Ottati non ha mai redatto né attuato un bando o un’azione politica concreta e programmatica per tutelare dall’inquinamento le preziosa agricoltura lucana?
E poi se Ottati sapeva dell’inquinamento “a sua detta” causato da Tecnoparco in Val Basento, quindi anche dai reflui ENI, perché dopo partecipava con la Fondazione Eni Enrico Mattei agli eventi di promozione commerciale dei prodotti eno-gastronomici lucani? Come mai nel maggio 2015, poco prima delle sue dimissioni, nonostante tutto il bagaglio di conoscenze acquisite da Ottati sull’inquinamento, egli ancora si prestava a partecipare ad eventi congiunti con ENI come nel caso di Matera e documentato da TRM?
Chiediamo pubblicamente ad Ottati di divulgare nel più accessibile modo possibile tutto il materiale in suo possesso relativamente alla Val Basento: i verbali degli incontri con gli agricoltori, la corrispondenza interna tra uffici regionali sulla tematica ed i video e le foto che lui dice di aver fatto visionare a Marcello Pittella e che comproverebbero secondo Ottati il nesso di causalità tra le attività di Tecnoparco e l’inquinamento a lui noto. Ma Tecnoparco ha denunciato Ottati per ciò che ha detto o querelano solo i privati cittadini?
Meditate pisticcesi, meditate……ma anche fischiare male non fa.