Essendo un’associazione policorese ci sembra opportuno emendare le sommarie dichiarazioni del Sindaco Mascia.
Manca ad oggi un prospetto dell’andamento stagionale dei trialometani nell’acqua, lucana in generale o policorese, quindi eventuali danni cronici ad oggi sono terreno inesplorato in chiave locale, ma noto alla scienza ( nei link allegati alcuni studi ) del resto nessuno studio esclude a priori la loro tossicità anche al di sotto della soglia di legge, come da sperimentazione su animali, nè la loro pericolosità in caso di target sensibili, quali bambini, malati cronici o donne in gravidanza vista la loro elevata tossicità e versatilità di assorbimento.
Ancora non è chiara la periodicità dei controlli sui trialometani quindi ad oggi ci è impossibile ricostruire la storia dello sforamento e la tempistica dello stato di pre-allarme, come da sempre in Basilicata, ma parrebbe da fonti ufficiose che i trialometani vengano ricercati ad intervalli mensili o trimestrali, se così fosse confermato il problema sarebbe ancora più grave perchè una cosa è l’esposizione di un giorno a 45 mcg/l, altro sarebbe a fronte di una settimana o un mese, tenendo conto che gli studi sulla tossicità cronica avvengono non sempre ma nella maggior parte dei casi tra i 12 ed i 18 mesi, testando su animali. Ovviamente negli studi difficilmente si tiene conto dell’effetto cocktail con altri inquinanti, o dell’esposizione intermittente all’inquinante. Ogni nazione si sceglie il suo limite, tra valori fissi e derogabili, ma è un discorso ampio e complesso.
Ovvio che non si parla di plutonio, e la tossicità dei trialometani non è talmente acuta da causare visibili ed immediati danni sanitari in 24 ore ( a meno che non si ingeriscano quantità abnormi, centinaia o migliaia di volte superiore la soglia di legge italiana ), ma la tossicità di tali sostanze è ancora in parte materia di studio, nonchè materia d’indagine anche per la magistratura come nel caso del cloro industriale illecitamente usato da Acquedotto Pugliese al posto del cloro autorizzato all’uso civile di potabilizzazione. Ed in più occorre dire che nella famiglia dei trialometani vi sono diversi composti, con tossicità diverse. Ad oggi in Basilicata non abbiamo ancora dati sul quantitativo, le modalità e la qualità dei disinfettanti usati per la potabilizzazione.
Il problema è che sia Leone in passato, che Mascia oggi, ignorano entrambi da medici, gli avvertimenti pubblici che avevamo mandato già dal 2015, ripetendolo nel 2016, l’allarme sul cloro oltre soglie nell’acqua di rete a Policoro, analisi riprese dal solo consigliere Di Pierri in un’interrogazione dell’epoca ad oggi ancora inevasa.

La vigilanza sulla potabilizzazione è mediocre, un nostro associato dal dicembre 2016 ha sporto denuncia all’A.G. per gli sforamenti da cloro presso la sua abitazione con tanto di controverifiche Arpab ad oggi non comunicategli. Tante sostanze non sono ricercate o vengono ricercate sporadicamente con lunghi intervalli temporali, e proprio il cloro da noi rilevato sempre oltre soglia di legge ( se esiste una soglia di legge/valore guida un motivo ci sarà ) stranamente nelle analisi di AQL rimane sempre o sotto o a ridosso della soglia stessa! Nessuno si pronuncia sui danni che per esempio a lungo termine può causare un’acqua ricca di cloro e con una media di 10 mcg/l di trialometani, uniti a tracce sempre rilevabili di alluminio, bario o ferro, zinco ed arsenico, al netto di quelle poche sostanze a noi note. Per non parlare della presenza non sporadica di clostridi, legionella e pseudomonas aeruginosa negli acquedotto lucani e del metapontino. Il problema dei sottoprodotti del cloro è noto da decenni, e a Policoro già nel 2016 lo avevamo lanciato.
La preparazione al rischio, il contenimento degli allarmismi, la vera prevenzione passano tutte per un solo concetto: l’informazione che però deve essere completa, plurale, libera ed apolitica, tutte caratteristiche che in Basilicata puntualmente non ritroviamo mai con ormai una malcelata paura che porta in automatico i rappresentanti politici a sminuire d’ufficio i problemi studiando la tossicità delle sostanze poche ore prima di un’intervista magari solo su Wikipedia.