Nell’ambito della collaborazione col Comune di Rotondella, una parte dei fondi derivanti dalle compensazioni ambientali sono stati indirizzati verso l’analisi della fauna ittica costiera. A causa del COVID e delle difficoltà di prelievo dei campioni, i primi due campioni, ad oggi i soli, sono stati prelevati il 10 ottobre c.a..

E’ stato tutto difficile, proiettarsi in mare per prelievi del genere non era scontato: paura, ritrosie varie, strani atteggiamenti da parte di alcuni grossi pescatori della zona in odore di criminalità, era da oltre 1 anno che ci provavamo.

Cova Contro è rimasta sulla spiaggia di Rotondella per oltre tre ore, siamo arrivati prima dell’alba e poi stanziati lì in pianta fissa non solo per riprendere le attività di pesca, degli altri e del nostro sub, ma anche per sorvegliare su eventuali imprevisti e raccogliere i campioni freschi per una consegna rapida.

Il pesce prelevato il 10 ottobre è stato portato il giorno stesso, sottovuoto e refrigerato, al laboratorio di analisi il quale, senza nascondere il suo stupore su alcuni risultati, ha rilevato nelle cernie bianche (Epinephelus aeneus):

La cernia bianca, riconosciuta come tale dal sommozzatore, non è una specie commerciale, infatti i riscontri in letteratura scientifica sulla presenza di metalli pesanti in essa sono scarsi.

Nelle cozze prese sulla boa dello scarico, tutti esemplari ancora giovanissimi, i valori erano:

  • piombo 1,7 mg/kg (limite a 1,5)
  • alluminio 685 mg/kg (metallo senza limiti di legge ma il rischio correlato è materia di studio negli USA vista la facilità di accumulo dello stesso);
  • manganese 70 mg/kg (tenore da valutare);
  • nichel 8,7 (senza limiti anch’esso ma con tenori superiori a quelli registrati in altri studi svolti dal 2006 ad oggi nel bacino del Mediterraneo);
  • ferro a 1277 mg/kg, un tenore tipico dei suoli più che dei molluschi, con scarsi raffronti in letteratura infatti il tenore più alto riscontrato nel bacino mediterraneo sino ad oggi pare essere di uno studio del 2006 svolto sulle coste albanesi ma il valore lì era a 191 mg/kg (Cullaj et al.).

Quindi avendo ricercato solo i metalli pesanti, in esemplari molto giovani, possiamo definire la situazione preoccupante, vista la concomitanza tra una contaminazione ufficiale da piombo e tenori contemporanei ed elevati, per diversi altri metalli, tenori che sarebbero tra i più elevati, per esempio per nichel e ferro, tra quelli misurati ufficialmente nel bacino del Mediterraneo. Tuttavia il numero esiguo di campioni a fronte del contesto da analizzare, le norme europee in materia che regolamentano tenori diversi per specie diverse ma non regolamento l’effetto sinergico tra i vari metalli pesanti, la carenza di raffronti locali perchè mai nessun ente ha svolto e pubblicato analisi e prelievi come i nostri ci impongono ovviamente una valutazione parziale e di parte.

Invieremo alle autorità competenti le seguenti richieste:

  • sospensione precauzionale dell’attività di pesca nello specchio di mare compreso tra la foce del Sinni e la foce dell’idrovora Rivolta;
  • immediato avvio di una campagna di screening ecologico dell’area entro 1 km dalla costa, per caratterizzare la presenza degli inquinanti nella fauna ittica e nei sedimenti;
  • individuare l’origine dei metalli rinvenuti, almeno per piombo e cadmio.

L’origine della contaminazione potrebbe aprire a diverse supposizioni: oltre all’attività dell’ITREC, passata e recente, un altro potenziale indagato sarebbe l’apporto del fiume Sinni o dell’idrovora di Rivolta ma quest’ultimo toponimo ci porta alla mente un altro potenziale fattore di rischio, l’ex sito contaminato di Rivolta-Agrifela, oggetto di sequestro decenni fa per 5mila mq, nei quali vennero rinvenuti terreni contaminati da diversi metalli pesanti. La costa resta un bioindicatore importante, ancora scarsamente monitorato, speriamo con queste analisi di sollecitare azioni di salvaguardia verso di essa e verso la salute dei pescatori, locali e non, che puntualmente consumano, vendono o regalano l’abbondante pescato dell’area. Vista la delicatezza della materia e la complessità delle norme, variabili e diversificate in materia ittica, auspichiamo l’apertura di un tavolo urgente di confronto ed azione. Grazie al Comune di Rotondella per la fiducia riposta. Sul sito web comunale saranno pubblicati i certificati di analisi originali qui sotto in estratto.

cozze
tabella raffronto cozze Mediterraneo
fegato cernia
polpa cernia
stomaco cernia