Abbiamo visionato, per gentile concessione dei committenti ossia dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina, le analisi svolte nella presunta falda profonda collocata ad oltre 15 mt di profondità dal piano campagna. Abbiamo letto con interesse i diversi articoli ( uno anonimo ) già usciti sulla stampa locale e ci preme avanzare pubblicamente delle ipotesi e/o riflessioni sottaciute. Premesso che il referto è assai grave, più nei rapporti di prova che nella relazione ad essi allegata, ma nonostante sia generica la ricerca dei contaminati, le analisi forniscono comunque una buona panoramica generale dello stato delle acque, anzi più che acque dei “reflui”, viste le enormi positività per svariati analiti.
Le analisi risalgono a marzo c.a. e secondo noi hanno queste anomalie: rilevanti i cloruri e l’azoto ammoniacale, astronomico lo sforamento dei nitriti ( oltre 10 volte la soglie di legge ), l’alluminio a 372 ( limite 200 ); ferro a 330 (limite 200); manganese a 89 ( limite 50 ); nichel e piombo in tracce non trascurabili. Il tutto sotto terra, in un’area ove la conformazione geologica e quella abitativa ( cantine per esempio ) potrebbero esporre le persone ad esalazioni/volatilizzazione tossiche in determinate condizioni climatiche, a fronte anche del mix di inquinanti rilevato e di quelli potenzialmente presenti vista la premessa. La velocità e la quantità di scorrimento delle acque è a noi ignota, quindi sconosciuti anche eventuali fenomeni di accumulo e stagnazione delle stesse che potrebbero aumentare il carico inquinante.
Parallelamente da tempo abbiamo avviato numerose analisi, grazie alle donazioni ed alla fattiva collaborazione di persone ed associazioni locali, che già ci hanno aiutato ad organizzare un pubblico incontro ad aprile a Marconia, e grazie a loro sono stati raccolti oltre duemila euro per effettuare analisi su Pisticci. Solo grazie alla voglia di verità di questi pisticcesi che ad oggi Cova Contro ha potuto richiedere a diversi enti di attenzionare, analisi alla mano, determinate sostanze proprio nella rete idrica di Pisticci ( infatti consigliamo al Comune di spostare l’attenzione e le analisi anche su Pisticci ) perchè stando alle nostre prime analisi, ancora non pubbliche perchè non completata tutta la campagna di analisi concordata con i donatori locali, altre sostanze non ricercate nè sotto San Rocco, nè a Marconia dal Comune di Pisticci, sono state invece dal nostro laboratorio rilevate sia nella fontana di via Vittorio Emanuele II presso la sala consiliare, sia in un’abitazione privata (rubinetto) sempre nell’abitato di Pisticci. In tutte le analisi sino ad oggi abbiamo ritrovato, quando ricercati, sia i tensioattivi totali che i fosfati ( questi ultimi ricercati dal Comune a Marconia ma secondo lo SCA di Marconia inferiori a 0,01 mg/l, noi invece li abbiamo rilevati a Pisticci, non a Marconia, tra 0,2 e 0,4 mg/l, quindi decine di volte superiori alle analisi commissionate dal Comune – ndr ), ossia sostanze tipiche delle acque di scarico o di quelle mal depurate, e che nell’acqua potabile non dovrebbero comparire con tali tenori stando alle nostre conoscenze, sostanze che comunque le istituzioni dovrebbero periodicamente o ciclicamente controllare in maniera mirata per le acque potabili. Occorrerebbe quindi urgentemente tipizzare i tensioattivi ( sono diversi e con diversa pericolosità ) e capire l’origine dei fosfati, ma questo devono farlo le istituzioni e noi donazioni permettendo. Unendo i contaminanti da noi rilevati con quelli misurati sotto San Rocco ne esce una quadro complesso: vi è un ristagno ed accumulo delle contaminazioni o sono diverse e continue le sorgenti contaminanti? Perchè alcuni di questi contaminanti sono riconducibili a diverse contesti, che vanno dall’agricoltura alla fogna, dalla zootecnia all’industria, quindi qual è la verità?
Abbiamo già informato le autorità di queste anomalie, e ad oggi supponiamo che: l’altitudine dell’abitato e la tipologia dei contaminanti rilevati siano si afferibili ad una contaminazione anche indiretta da parte della rete fognaria, tuttavia l’alto e altissimo tenore dei nitriti unito ad altri metalli pesanti sia oltre che sotto soglia, fa pensare anche ad altro. Ferro, manganese, alluminio, piombo e nichel tutti insieme difficilmente si possono spiegare come sostanze cedute dalle condotte o dall’ambiente, perchè se così fosse saremmo dinanzi ad una caso unico o raro, e comunque sarebbero tenori da interdizione sanitaria, quindi il caso si complica e non poco. Noi mezzo pec abbiamo già proposto al Comune di Pisticci e non solo, sia degli approfondimenti mirati, che, in via cautelativa, la sospensione dell’utilizzo della fontana suddetta, in quanto ad oggi non abbiamo ancora tutte le analisi commissionate. Manca a nostro avviso un dettagliato, aggiornato e credibile studio idrogeologico e geochimico delle falde presenti nella zona, nonchè un dettagliato resoconto sulla stato della rete fognaria e delle possibili comunicazioni con la rete potabile, motivo per cui è ancora più difficile sbilanciarsi sulla situazione, ma fatto sta che se la qualità delle acque fosse confermata, sia presso le fontane che presso le abitazioni, saremmo dinanzi ad un problema gravissimo ed esteso ove diversi dovrebbero caramente pagarne il prezzo. Noi ci siamo fatti la nostra idea, approssimativa ma allarmante, adesso chiediamo alle autorità pubbliche di accertare ed estendere le analisi commissionate sia dall’Arcidiocesi che da noi, ma a questo punto anche i singoli cittadini possono ricercarsi da soli i tenori di tensioattivi totali e fosfati nell’acqua di casa, autonomamente, rivolgendosi a chi di fiducia, visto il prezzo irrisorio dell’analisi che può oscillare in base al laboratorio ( noi abbiamo pagato 40 euro iva inclusa per campione la ricerca di: fluoruri, fenoli, tensioattivi e fosfati ). Ad oggi pare che queste due sostanze, tensioattivi totali e fosfati ( tossiche per ingestione, componenti attivi dei detersivi / detergenti ma usati anche nell’industria o nei prodotti sanificanti ) siano presenti nell’acqua di rete, ma ci possiamo basare su sole due analisi. Ci sembrava giusto avanzare ufficiosamente questo avviso senza aspettare l’esito della altre analisi che sicuramente entro fine giugno ci porteranno a pubblicare il bilancio completo delle analisi svolte su Pisticci in questi mesi. La precauzione e la coscienza ci impone di avvisare.