Nel 2015 come nel 2021, Basilicata24, nonostante gli oltre 70 articoli da me pubblicati con loro, ha ben pensato di escludermi da ogni evento, elenco o fotografie. Eravamo 5 persone in redazione quando venne il TG1 ad intervistarci, oggi vedo sfilare una sequela di nomi e facce che non so come collocare.


Nonostante ciò io e Cova Contro sosterremo sempre il pluralismo e quindi anche e soprattutto Basilicata24 che preferisce coinvolgere ex candidati alla presidenza della regione in quota 5 stelle ma non chi ha scritto per loro e chi con loro finisce in tribunale. Magistrale il lavoro di Basilicata24 sull’eolico, in supporto agli attivisti come Porzia Fidanza, dalla vicenda Avis a quella delle aste giudiziarie pilotate, dalla malasanità agli appalti di Tempa Rossa, parole di stima che non vedremo mai ricambiate.


Ho fondato il sito di Cova Contro con l’aiuto di altri volontari per sfuggire proprio a questa mentalità poco lineare, ove il merito va per simpatia e convenienza non per pubblicazioni ed inchieste di oggettivo valore. Cova Contro da sempre riprende e consiglia a tesisti, ricercatori, giornalisti ed attivisti di leggere il nostro lavoro pubblicato su Basilicata 24, nonostante le divergenze di vedute, sempre onore al merito ed ai fatti altrimenti di quale specie di giornalismo parliamo?
Perchè nel 2016 nacque il sito di Cova Contro? Semplicemente gli articoli che inviavo (atti nascosti sull’inquinamento ed il rischio sismico legato al petrolio lucano) vedevano la luce su Basilicata24 dopo settimane di inspiegabili attese, rinvii, problemi tecnici al sito web. Poi al contempo arrivò la censura ad una bellissima videoinchiesta di Andrea Spartaco sui rifiuti nel materano, e per me fu la goccia definitiva. Poi arrivò il cambio del sito web di Basilicata24.it e sparirono tutte le mie firme da tutti i miei articoli ed assieme sparirono le migliori videoinchieste su Basilicata24TV, poi arrivò il supporto del giornale al Movimento 5 Stelle regionale, poi il tracollo politico senza scuse pubbliche e poi in un paio di casi le notizie o le immagini da noi pubblicate in prima battuta venivano fatti passare da Basilicata24 come loro anteprime, ignorandoci del tutto, risposta ricevuta? Non ci leggevano…guarda un pò la risposta che dava la Serino a Basilicata24. E tutte le giuste invettive contro il giornalismo di sistema che fine fanno quando tra gli ospiti spuntano i nomi di un paio tra i massimo esponenti dell’asservimento giornalistico locale?

Ho scritto gratuitamente per loro, ho supportato la vendita del loro cartaceo come del libro “Sia fatta ingiustizia”, e come me altri supporter della prima ora sono stati cancellati, da Giuseppe Iuele a Maurizio Tritto… desaparacidos senza pubblica sentenza di condanna, finiti nell’oblio di Basilicata24, o meglio delle due persone che sono Basilicata24. Oltre il mio amaro in bocca, comprendo anche la delusione di tutte quelle persone che nel Metapontino hanno sempre coinvolto Basilicata24 negli eventi pubblici per ricevere un bidone a poche ore dall’inizio. Criticare e non saper sopportare le critiche fa perdere credibilità e numeri, non ci meravigliamo delle tante sedie vuote nonostante gli articoli importanti, forse le persone non sempre sono all’altezza dei contenuti che offrono, e questo vale anche per me.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.