Forse al Tribunale di Matera per giustificarne l’esistenza serve un numero minimo di rinvii a giudizio annuali, e Cova Contro sembra diventata il miglior riempitivo di queste quote. Saremmo meritevoli di rinvio a giudizio per diffamazione mezzo stampa anche per questo articolo:
Fatevi voi una idea sul fatto che scrivere “fa schifo” relativamente alla beneficienza di chi smaltisce i rifiuti petroliferi da decenni in Basilicata importandoli da svariate località (perfino dalle piattaforme offshore) sia meritevole di rinvio a giudizio per un procedimento penale. In Italia ogni giorni quanti politici, attivisti, giornalisti scrivono che qualcosa fa schifo? Mai letto di un rinvio a giudizio del genere. E’ reato riportare le condanne pregresse altrui? E’ reato definire avvelenatore chi effettivamente ha importato veleni interrandoli nel nostro territorio, è reato riportare i dati delle contaminazioni di falda vicino le discariche di chi fa beneficienza strumentale sponsorizzando la propria azienda su buoni spesa affianco al logo della Protezione Civile? Se essere liberi significa essere diffamatori in un mondo al contrario, allora sì per la decima volta in due anni ci prendiamo un rinvio a giudizio prendendoci la libertà di dire in aula anche altro rispetto a quello che abbiamo scritto. Rinviati a giudizio per aver espresso ordinario disgusto, è reato in Basilicata provare schifo non perseguibili invece coloro che hanno reso una schifo porzioni del territorio.
