Tre giorni fa un amico mi invia questo articolo:”Roberto Speranza, un politico all’antica con il culto per le istituzioni” scritto da Monica Rubino su Repubblica.
Secondo Repubblica, Speranza sarebbe:”…Il ministro della Salute, terzo per gradimento nella classifica dei leader di Repubblica, ha nell’articolo 32 della Costituzione il suo mantra. Di carattere schivo, appare poco sui media soprattutto perché è sommerso di lavoro. Nell’emergenza coronavirus ha adottato sin dall’inizio la linea del rigore…Roberto Speranza si lascia guidare nella sua azione dalla Carta. Niente interviste, poche e mirate le apparizioni in tv e tutte di servizio, per dare informazioni corrette ai cittadini. Una strategia mediatica improntata all’essenzialità perché il lavoro è tanto e non c’è tempo da perdere. … Ma soprattutto Speranza intuisce, quasi a prevedere il disastro della pandemia che scoppierà di lì a poche settimane,…Perciò mette a disposizione 240 milioni per i medici di famiglia per l’acquisto di strumentazioni nuove, dagli spirometri alle macchine per l’elettrocardiogramma. … Speranza capisce subito la pericolosità del virus e adotta la linea del rigore, confermata anche ieri con il suo no agli spostamenti nelle seconde case. È lui a spingere per il blocco dei voli in Italia, quando ancora non è scoppiato il caso Codogno… Speranza e il suo ministero sono stati sempre i punti di riferimento principali di tutte le decisioni assunte da Conte nei suoi dpcm. La salute dei cittadini prima di tutto. … nonostante la giovane età Speranza è un politico di antica scuola, quella “classica” dedita al territorio e al culto del funzionamento delle istituzioni. “Se prima già lavorara h24, con il coronavirus le sue giornate sono diventate di 72 ore” raccontano i suoi più stretti collaboratori. Quella che sembra una strategia mediatica della riservatezza è quasi una scelta obbligata, dettata soprattutto dalla mancanza di tempo. Per questo meglio concentrare le uscite in poche apparizioni televisive, utili a dare informazioni. “
Non è una bufala questo articolo anche se sembra scritto da un collaboratore di Speranza in piena campagna elettorale, invece è uscito su Repubblica. Da lucano cosa dire? Migliaia di ricusazioni, ma alla piaggeria di Repubblica piena di vuota prosopopea meglio rispondere con i fatti. Speranza sul territorio non lo vede nessuno, nè prima del Covid nè dopo, è di vecchia scuola sì infatti vince a mani basse e con un pugno di voti in liste bloccate, da vecchio della prima repubblica stile Colombo, ma a differenza di Colombo non ha i suoi voti, ne condivide solo amicizie e qualche elettore. Mai un sussulto di rabbia od orgoglio contro il disastro ambientale e sanitario lucano, mai un protesta pubblica contro un reato ambientale o sanitario, sotto di lui l’assalto al territorio è continuato come prima. Brutte figure anche sull’Ilva, co-artefice dello Sblocca Italia di Renzi, Speranza ha sacrificato la Basilicata agli interessi petroliferi votando a favore e promettendo aria fritta su ambiente e salute. Sulla vicenda ospedale da campo del Qatar dato alla Basilicata per essere chiuso nei capannoni a Tito ha dimostrato la sua pericolosa inconsistenza. Speranza ha lo spessore di un foglio di carta, così inesistente sulle tematiche territoriali che oltre il suo silenzio e la sua assenza di noto non esiste altro. Perchè Repubblica inneggia in maniera così sguaiata per Speranza? La scomparsa televisiva di Speranza rispetto alle prime fasi epidemiche è per umiltà come scrive Repubblica o per oggettivi demeriti? La giornalista di Repubblica ha visto cosa è successo ai medici di famiglia lucani durante questa pandemia? Ha visto come è ridotta la sanità nella regione del ministro? O gli impatti di quota 100 sull’organigramma dell’ISS? Speranza cosa ha fatto per l’art. 32 mentre le compagnie petrolifere perforavano la sua regione senza controlli ambientali e sanitari all’altezza? Speranza dimenticava di parlare degli asintomatici quando si vantava dell’installazione delle termocamere negli aeroporti o ricordiamo male? Speranza non sa che i voli sono continuati senza sicurezza, non solo in chiave nazionale ma addirittura intercontinentale, come dall’Iran per esempio? Dov’era l’intuito di Speranza quando i sanitari erano senza protezioni? Cosa ha fatto Speranza quando diventato ministro non ha trovato un piano antipandemia ed un ISS non all’altezza del problema perchè svuotato da Ricciardi stesso? Quanti e chi sono i collaboratori di Speranza? Come sono stati scelti e quanto ci costano? Quali risultati hanno prodotto ed in quanto tempo? Repubblica delle Banane altro che giornale.
