Il Fatto Quotidiano, chissà perchè, spettacoli o letture sulle intercettazioni della Trivellopoli lucana non ne ha fatte, la RAI ha fatto i documentari su MafiaCapitale e le sue intercettazioni ma non sulle intercettazioni lucane, idem la stampa lucana che al netto di casi isolati, quelle intercettazioni le ha dimenticate già poche settimane dopo gli arresti, idem la politica locale, di maggioranza ed opposizione.

Noi di Cova Contro invece quelle intercettazioni, oltre mille pagine degne di Saviano, le vediamo come una stella polare e nei prossimi mesi le riproporremo in chiave nuova. Intanto ci è passata di mente la domanda:” che fine hanno fatto i protagonisti?”

Rosaria Vicino – fonte nextquotidiano.it

Per esempio Rosaria Vicino, l’ex sindaca che usava la sua carica per diventare l’ufficio dell’impiego locale, che minacciava avversari ed imprese sulle mancate assunzioni dei nomi da lei indicati ( inadempienze che avrebbero portato al blocco dei lavori ), è tornata al suo posto di lavoro come collaboratore sanitario Tecnico della Prevenzione, all’Ufficio Igiene e Sanità Pubblica dell’ASP di Potenza, ufficio di Villa d’Agri a partire dal 16 novembre 2016, come da nota sotto allegata.

Praticamente colei che chiedeva raccomandazioni nel settore petrolifero per suo figlio, i suoi amici ed i figli dei colleghi dell’ASP, questi ultimi da favorire perchè facevano i controlli ambientali e sanitari, colei che incontrava i dirigenti d’impresa negli uffici ASP di Villa d’Agri, colei che disponeva della vita di territori e persone quasi fosse un padre eterno è tornata a salvaguardare la salute delle persone, a controllare l’igiene degli alimenti. Siamo sicuri svolgerà un ottimo lavoro, come del resto ha sempre fatto, infatti non c’erano, e non ci sono mai stati, sul portale ASP, alcun rapporto o analisi sugli impatti ambientali petroliferi sulla catena alimentare locale, perchè tutto torna al suo posto in Basilicata.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.