A gennaio il Procuratore Curcio ci ha gentilmente concesso una intervista:

nella stessa ha ribadito che i carabinieri del NOE in Basilicata sono pochi rispetto alla concomitanza di numerose e complesse problematiche ambientali. Il principio demografico di ripartizione non va più bene, stanziare i NOE sulla base del numero degli abitanti è un approccio obsoleto e favorevole a quegli interessi che cercano proprio le risorse naturali, e non solo, in aree poco popolate e quindi poco controllate. Cova Contro ha ripreso le testuali parole del procuratore per lanciare una petizione online – https://www.change.org/p/potenziamo-i-carabinieri-del-noe-in-basilicata il cui testo sarà inoltrato ai ministeri competenti. La Basilicata non può vita natural durante essere terra di nessuno, ove i controlli premeditatamente sono spuntati o assenti per favorire gli interessi leciti ed illeciti di multinazionali e criminalità. Nel 2012 la Commissione Parlamentare sul Ciclo dei Rifiuti ci definì “terra di nessuna refrattaria ai controlli”, un decennio dopo nonostante tutti gli scandali giudiziari e giornalistici legati a petrolio, rifiuti, eolico e nucleare ci troviamo ancora con controllori sottodimensionati rispetto ai controllati eppure abbiamo dato intanto al governo della nazione, viceministri e sottosegretari lucani che ben dovevano conoscere il problema ed avanzare le relative istanze, invece come al solito spetta a noi cittadini battere dove il dente duole. Sostenete la nostra petizione, grazie. La foto di copertina è presa da “Le cronache lucane”.

FIRMA QUI – https://www.change.org/p/potenziamo-i-carabinieri-del-noe-in-basilicata