E’ tutto alla luce del sole ed è magistralmente sintetizzato da questa locandina della Total. La cultura attuale e quella di Matera2019 è questa: puro sciacallaggio di storia ed identità, travestito da accattonaggio 2.0. Del resto basta curare la grafica, mettere in rete gli indigenti ed il bisogno nasce spontaneo, come quello di portare gente dalla Valle del Sauro a Matera ( bacino di utenza di 2500 persone circa ), il tutto per far lavorare qualche laureato della Scaletta? O portare più presenze al MUSMA?
Acclarato il silenzio degli ordini professionali e degli accademici che in Basilicata sono solo aspirati consulenti del sistema, ma il resto, gli artisti dove sono? I liberi uomini di cultura, i liberi pensatori, gli intellettuali dove sono? Sicuramente non nel MUSMA e non nella Scaletta, perchè accettare di essere usati ed inclusi nella propaganda neocolonialista di Total vuol dire essere arrivati alla frutta, ma del resto non era neanche la prima volta: tutto sommato l’attuale sindaco di Matera oltre ad aver scoperto le chiese rupestri, ha riscoperto anche la vecchia arte del trasformismo ( ex liberale – ndr ) e del doroteismo, infatti l’Italcementi fa che vuole, si riceve in Comune l’ambasciatore azero laureatosi alla ENI corporate university ( De Ruggieri prima riceve i diplomatici delle dittature dopo invece si disgusta sulla figura di Trump – ndr ), al MUSMA spazio ad ENI e Fondazione Mattei ed ora mancava solo Total. Agli uomini liberi la facoltà di una via altra, agli artisti, dopo il tardivo ed inutile pentimento di Papaleo, l’onere di fare un cartello di professionisti che non accetta fondi o presenza di Eni-Total e Shell nelle proprie iniziative, perchè siamo stanchi di circhi, pagliacci, artisti, attori, religiosi e paesologi che fanno pseudocultura col culo della Basilicata e dei lucani, per poi travestirsi durante le elezioni da vecchi lottatori e novelli rivoluzionari. De Ruggieri prima che sindaco, era anche riuscito a raggiungere la cattedra universitaria a Matera di “Management dei Beni Culturali” con quali pubblicazioni scientifiche non è dato sapere, forse la chiave è nella “Scaletta” strumento utile anche per le scalate personali.