Adesso l’umiliazione è completa: stuole di giornalisti, politici ed opinionisti locali che si scandalizzano per la mancata solidarietà della Total nell’emergenza COVID 19 ?! Ma come? Avete fatto sempre finta di combattere e di amare il territorio ed ora Total non sarebbe empatica e rispettosa? Perchè avvelenare il territorio, inficiare l’autonomia delle istituzioni, disinformare ed ingannare erano forme di rispetto? Non avete visto i processi, gli scempi ambientali e l’omertà in Valle del Sauro? Oppure il rispetto era la gita fuori porta pagata dalle compagnie od il finanziamento della borsa di studio al fortunato di turno? Hanno chiesto la carità Gianni Pittella ed il suo amico Maurizio Bolognetti, l’hanno chiesta tanti cittadini dell’area e di fuori, mentre i consiglieri regionali renziani hanno pubblicizzato la loro carità. Perso ogni pudore siamo arrivati al marketing della beneficenza, inaugurato dai 5 stelle, ormai la beneficenza non è più un intimo atto di carità, anonimo e disinteressato, è diventato uno pseudo voto di scambio, un traffico di influenze fatto di classifiche online ove a primeggiare sono gli amici dei mafiosi, vedasi Berlusconi, o le peggiori multinazionali…un riciclaggio d’immagine vomitevole seguito da pletore di miserabili (con diritto al voto ed alla candidatura) disposte velocemente a perdonare ogni abominio per una lenticchia donata durante l’emergenza.

Avete mai letto qualche programma elettorale che garantiva prevenzione e più posti di terapie intensive? In una nazione corrotta ed ignorante si prenderebbero voti con la prevenzione? Quali voti di scambio puoi chiedere sulla prevenzione sanitaria? Smettiamola con la moralità da due soldi, un esempio su tutti? Walter Ricciardi, ex presidente dell’Istituto Superiore Sanità, che ignorava ogni suo conflitto di interessi, ogni obbligo di trasparenza dell’ente che presiedeva e che nulla ha mai detto in pubblico per le ricadute sanitarie dell’inquinamento in Italia…ora cacciato da Roma entra nell’OMS ed il sistema mediatico gli permette ogni ferneticazione sulle reti nazionali. Cambiano le emergenze ma i nomi degli ospiti e degli esperti nei salotti TV sono sempre gli stessi.

Nella miseria morale e culturale della società lucana c’è una ineccepibile sintesi dello stato di “corruzione dei costumi” tipico del decadimento di una società come recitavano i vecchi manuali di storia romana.

Il 18 marzo Antonio Massari, sindaco di Corleto ed imparentato col gruppo Donnoli attraverso la moglie (indotto Total da decenni), ha mendicato ai carnefici del petrolio locale un aiuto per l’emergenza COVID 19…un pò come chiedere al boia empatia per il condannato. Il sindaco di Corleto non sta facendo nulla per tutelare l’ambiente e la salute dei suoi cittadini, e siamo a disposizione per argomentare pubblicamente documenti alla mano quanto scriviamo, tace sul suo conflitto di interessi, e rifiuta come tutti i sindaci del petrolio il pubblico confronto. Temono la verità nel pubblico dibattito e non hanno il coraggio di organizzarne uno: peccato che l’avvocato Antonio Massari non conosca o faccia finta di non conoscere l’art. 24 del testo unico ambientale che impone la pubblica inchiesta che su Tempa Rossa non è mai stata fatta, mai! Anzi il 4 dicembre 2019 Bardi andò a Corleto evitando accuratamente le domande del pubblico nonostante avesse detto che voleva incontrare i cittadini del posto, menzogna che si consumò con l’avvallo del sindaco Massari che poco dopo quell’umiliazione si lamentò della mancanza di dialogo con la Regione?! Ma come è possibile: tutti ipocriti, tutti complici e contemporaneamente tutti vittime?! Il petrolio ha scoperchiato la miseria morale del nostro tessuto sociale, ovviamente non tutto è compromesso, ma sicuramente la miseria morale è il minimo comune denominatore della classe dirigente politica, tutti coccodrilli che piangono, piangevano e piangeranno solo a disastro, l’ennesimo, avvenuto. Una miseria ed una disonestà intellettuale incommensurabile ove serviva un virus pandemico per ricordarci il significato di salute e prevenzione? Un virus forse diventa l’unico escamotage per tutelare la salute di chi si avvelena di petrolio ogni giorno da anni, sempre ammesso che Tempa Rossa la blocchino almeno temporaneamente e completamente visto che il petrolio lucano al momento sarebbe ancora per l’export.

I sindaci sono diventati i politici più folkloristici. Vogliamo parlare degli show del sindaco di Tursi? Salvatore Cosma, che dimostra di non conoscere il contenuto delle ordinanze governative e la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo, pensando di recludere ai domiciliari tutta la popolazione comunale in vista di una sua aggressione fisica? Invece di infondere serenità si usano i social per minacciare percosse nei panni di primo cittadino? Oppure come dimenticare i 7 sindaci lucani che firmarono contro il divieto di dimora a Marcello Pittella, definito una misura troppo dura? Oppure il ricorso “mezzo stampa” fatto al TAR contro lo scioglimento del Comune di Scanzano da parte dell’ex sindaco Ripoli? Le sole vicende giudiziarie che hanno colpito le amministrazioni comunali di: Melfi, Venosa, Tursi, Castelluccio, Corleto denotano una società lucana pulita o sporca? E se il virus COVID 19 fosse la risposta di una Terra che per vivere deve liberarsi dei parassiti che la infestano? Tutti gli scienziati non a libro paga delle s.p.a. sono da tempo concordi che è il genere umano la prima forma di vita clima alterante del pianeta, gli scienziati della EXXON lo scrivevano 40 anni fa prima che io nascessi, e noi italiani in questo momento ci ricordiamo che dobbiamo salvarci la pelle! Ora che il problema è diretto intimamente ad ognuno di noi ci ricordiamo della salute, però fino all’altro giorno ci piaceva avere ed usare due auto per famiglia, vacanze in aereo perchè il treno ti fa perdere tempo, consumare beni futili ogni giorno, fregarcene degli italiani che da decenni muoiono nei SIN italiani, a Taranto, a Caivano, a Viggiano, in Pianura Padana per lo smog, nel terzo mondo per il nostro inquinamento di importazione, centinaia di migliaia di morti che non meritano la tempesta mediatica di queste settimane. Questi ipocrisie mi fanno tifare per Madre Natura, perchè si può amare questo pianeta ma detestare la maggior parte di chi lo abita.

Due mesi fa moriva Domenico Lence, un uomo, un attivista, un gigante paragonato al fecciume che in TV e sui giornali ci dà lezioni morali, scientifiche e politiche senza dirci chi li paghi, quale incarico politico aspettino, quali partecipazioni societarie conservino. Domenico Lence era un semplice impiegato pubblico ferrandinese, senza scheletri nell’armadio o interessi terzi sottaciuti, che usava il suo tempo libero per girarsi il territorio, vigilare, controllare, trasmettere il suo sapere alle future generazioni. Per fare le grandi rivoluzioni bastano uomini normali come Domenico, con un grande cuore o con una grande testa, non servono i grandi portafogli o i grandi cognomi, serve agire sul campo e nel quotidiano…lontano e ben prima delle emergenze.

immagine di copertina – http://www.radioamerica.hn/donald-trump-sera-recibido-en-la-convencion-republicana-por-100-mujeres-desnudas/

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.