Dalle immagini che vi alleghiamo si desume che i campioni che hanno portato il sindaco di Policoro all’ordinanza del 18 aprile, risalgono al 10 aprile, data del prelievo, ciò vuol dire che la popolazione, forse non solo di Policoro, è stata esposta ad acqua non potabile e non conforme (quindi dannosa per la salute sia per ingestione che per inalazione / contatto come documentato dall’Istituto Superiore Sanità), per oltre una settimana,
a conferma che il sistema di controllo non funziona soprattutto in chiave di pre-allarme, infatti durante l’ordinanza la pressione mediatica portava ad analisi d’urgenza svolte in 24 ore, lontano dall’emergenza ufficiale, è servita una settimana per comunicare un esito positivo. Chi paga penalmente per queste gravi negligenze? Se i controllori sono sottodimensionati per mezzi e personale, come alcuni di loro dicono, perchè non denunciano la Regione, o non ricorrono ai sindacati per denunciare queste carenze? Anzi sfogliando le analisi dell’ASM-Arpab si evince come i trialometani fossero alti, a 29 mcg/l ( soglia a 30 ) già dal prelievo del 22 febbraio, e che stando alle analisi pubblicate i trialometani a Policoro sarebbero stati ricercati solo un mese e mezzo dopo nonostante i tenori da pre-allarme! Anzi per il Comune di Nova Siri lo sforamento ci sarebbe stato già il 13 febbraio con analisi concluse il 20, e che attestavano i trialometani a 32 mcg/l ma all’epoca il comune non ha emesso alcuna ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua potabile, perchè?
Mentre la autorità dicono che l’emergenza è passata, in realtà studiando dati e contesto l’emergenza c’è da anni, tra alti e bassi, infatti tanti sono i comuni e le ordinanza che si sono ammassate in questi anni, e leggendo gli atti si evince non solo che la questione è cronica e complessa, e volutamente non ben illustrata dalle autorità, ma che il tutto è stato risvolto con un “by-pass” ai serbatoi, come riportato nel documento sottostante
quindi siamo ancora in attesa di sapere che bonifica è stata svolta, e quindi quale fosse la reale sorgente del problema. Uno scenario da terzo mondo, condito dal metodo mafioso di gestione delle informazioni pubbliche, alla faccia del turismo e dei prodotti di qualità, ci confermiamo brand del nulla e della menzogna.
Cova Contro – JonicaTv