Domani presso il liceo Fermi di Policoro il sottosegretario al MIUR, il lucano Vito De Filippo, parlerà della “buona scuola”. Noi di Cova Contro a De Filippo invece chiediamo qualche “buona azione”:

  • che non si presenti dinanzi agli studenti visto il carico e la tipologia di indagini a suo carico ( sotto un pdf sommario e non aggiornato );
  • che non compaia in un contesto scolastico viste le gravi responsabilità politiche da lui accumulate in un decennio di incarichi apicali regionali;
  • che abbia il buonsenso e buongusto di ammettere tutte le sue gravi  responsabilità, da quelle ambientali a quelle sanitarie passando per quello sociali;

 

De Filippo, ex presidente di una regione che si spopola, regione che emargina i diversi ed i liberi, intercettato telefonicamente in dialoghi scabrosi e raccapriccianti, arrivò addirittura a minacciare privatamente chi riportava pubblicamente il contenuto delle intercettazioni a suo carico. Lui che pensava a “sistemare in ENI” il figlio dell’ex sindaco di Corleto Perticara, mentre la Basilicata affondava tra divisioni sociali, tumori, malavita ed inquinamento. Per noi Vito De Filippo non è degno di parlare e presentarsi dinanzi a giovani ed innocenti menti. I genitori tutelino i figli, gli insegnanti la terzietà dell’istituto e l’immagine della “Scuola”. La Dott.sa DATENA ancora non ci risponde sulla nostra proposta di cacciare le compagnie petrolifere dalle scuole pubbliche lucane, così come la preside del Fermi dovrebbe iniziare a sviluppare più tatto verso “l’utilizzo della scuola” vuoi nei rapporti con imprenditori locali ( vedi Marinagri per esempio) vuoi nell’ospitalità verso i politici. Se la preside vuole fare carriera o sia in cerca di visibilità lo faccia pure, ma senza usare la scuola ed i ragazzi. Siamo sempre a disposizione per incontrare gli studenti del Fermi per illustrare loro gli impatti ambientali, e non, di Marinagri per esempio, affinchè i ragazzi abbiano coscienza e conoscenza dei luoghi che frequentano sotto l’egida della scuola. De Filippo può insegnare solo una cosa e non è la buona politica, ma l’esatto opposto.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.