Stamane ci hanno mandato le foto allegate sotto:


I sacchi di cui parlammo anni fa, e sui quali gli stessi produttori mostrarono stupore nel loro utilizzo, stanno venendo a luce, regalando uno scempio. L’Ufficio del Demanio si è mai pronunciato su questa metodica di contrasto all’avanzamento del mare? Quale logica c’è nel fare muri di sacchi di sabbia per fermare gli effetti di una forza immensa quale è il mare? Ed una volta venuti a vista questi sacchi sono da considerarsi una infrastruttura o un rifiuto?
Settimane fa l’attuale sindaco di Bernalda postò le solite foto di mezzi meccanici che deturpano la linea di costa, d’altro canto invece operatori balneari di Metaponto ci hanno contattato per dirci che a causa dell’inquinamento costiero scoperto da Cova Contro nel 2016, loro non potevano spostare sedimenti. Ma come è possibile che per alcuni lavori si modifica la linea di costa, demanio marittimo non modificabile, ed altri invece non sono autorizzati? Chi paga per le barriere soffolte mal realizzate? Chi paga e come il ripascimento che occorre fare a causa dell’erosione incentivata dalla presenza del porto? Si ripasce con quale sabbia e di quale qualità? Che fine hanno fatto le conferenze per la caratterizzazione della spiaggia lato Basento? Speriamo che la nuova opposizione comunale possa trovare le risposte a queste domande.

